venerdì 21 febbraio 2025

Incarnare il corpo. Libro Corpo,umano di Vittorio Lingiardi

Su questo libro ho riposto tante aspettative. Mi ha colpita la copertina, la quarta di copertina, il titolo, la virgola che divide Corpo da umano. "Virgola che impone una pausa, respiratoria e mentale, dentro la quale cercare il proprio, di corpo, oggi al centro di mille attenzioni, ma di nessuna cura."
È molto interessante, poetico e ricchissimo di spunti letterari, artistici e cinematografici...eppure qualcosa non me lo ha reso scorrevole. Credo sia il modo di scrivere, molto confusionario,  quasi come se sentisse nell'esigenza di dire tutto ciò che desidera, l'urgenza di lanciarlo in maniera fitta sulle pagine, utilizzando i "suoi" termini, una bulimia letteraria.
È diviso in tre parti: Il corpo ricordato; il corpo dettagliato e il corpo ritrovato.
Un viaggio affascinante attraverso gli organi, partendo dal cuore che un giorno si ferma e noi con lui. "Non basta che siamo mortali, capita che lo siamo da un momento all'altro", alla pelle che parla di noi:"è vulnerabile(lividi), misteriosamente psicosomatica (psoriasi), segnata dall'adolescenza (acne)e dalla memoria(cicatrici). Proseguendo con il seno, gli occhi,  la lingua che "si srotola come un tappeto rosa e ci invita a entrare nel Corpo, umano.
Il viaggio prosegue attraverso lo stomaco, le caratteristiche mirabili del fegato e la sua capacità di rigenerarsi. I sette metri di intestino il nostro secondo cervello, dalla bocca all'ano, l'apparato digerente è un lungo viaggio con due porte sul mondo. Il corpo è come se fosse diviso" in un alto patrizio e in un basso plebeo. Aristotele si pone una domanda: come mai è considerato volgare emettere aria dal sedere, e non è così per lo starnuto?perché nel primo caso l'aria viene dal basso, mentre nell'ultimo viene dalla testa, la parte più nobile del corpo."
Leggendo riflettevo sulla corposità della lingua italiana e di come il corpo sia presente nel nostro quotidiano e sia connesso alla mente per descrivere emozioni " la pelle d'oca, batticuore, crepacuore, peli sulla lingua" e via dicendo.
Il viaggio prosegue con organi che appartengono a tutti e non, l'utero,la nostra prima casa, un piccolo organo al centro del corpo di chi ce l'ha, che da millenni subisce ogni forma di spiegazione e controllo da parte di chi non ce l'ha. I genitali femminili che rappresentano un mistero" il sesso femminile, è stato per secoli raccontato con voce di uomo, troppo spesso <<inventato>>da proiezioni maschili.".
"Il pene così univoco, apparentemente direzionato, la sua prepotenza simbolica è inarrivabile."
La prostata di cui la parabola esistenziale potrebbe essere riassunta cosi:" da operaia anonima del sesso a sabotatrice ostinata della minzione". La ghiandola prostatica è un promemoria del tempo che passa.
La magia dei centomila km e più del sistema circolatorio fino a d arrivare al cervello. "Da lui originano il linguaggio, l'immaginazione e la coscienza. Ma non vive nel vuoto, è un organo sociale che si sviluppa nel contesto delle relazioni."
"Il corpo è trasformazione,  ogni metamorfosi contiene un'aspirazione e un dolore".
Wislawa Szymborska scrisse:
"Morire quanto è necessario, senza eccedere.
Ricrescere quanto occorre da ciò che si è salvato."

Dipinto di Frida preso dal web.

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